Covid-19: cos'è il test rapido casalingo?

11/03/2021 Primo piano

Come purtroppo ben sappiamo, lo stato di pandemia da Covid-19 (Coronavirus SARS CoV-2) prosegue da marzo 2020. Si tratta di un virus che può causare:

  • Infezione asintomatica;
  • Sintomi lievi (raffreddore, mal di gola, tosse, febbre, perdita dell'olfatto);
  • Sintomi gravi con possibili risvolti fatali (polmonite, difficoltà respiratorie).

Per contrastare la diffusione del virus è fondamentale mantenere il distanziamento sociale, indossare correttamente la mascherina e rispettare le norme igieniche e sanitarie che abbiamo imparato a conoscere. Allo scopo di individuare chi ha contratto il virus sono stati messi a punto diversi test. Facciamo chiarezza tra le differenze e sul funzionamento del test sierologico domiciliare.

Quali sono le differenze tra i test per il Covid?

I test sono fondamentali per monitorare l'andamento dell'epidemia e per evitare lo scoppio di focolai. Aiutano ad individuare chi è positivo al virus o chi è entrato in contatto con l'infezione, dando importanti dati sulla diffusione del Covid-19 nella popolazione.

  • Test molecolari: il test molecolare è il classico tampone, disponibile fin dall'inizio della pandemia. Si tratta dell'esame più affidabile per stabilire la presenza del virus in un dato momento, quindi attesta se la persona è contagiosa e ha l'infezione in atto. Ricerca i frammenti genetici del virus attraverso l'analisi del materiale proveniente dalla mucosa nasale. Il risultato è disponibile in poche ore o alcuni giorni, a seconda del laboratorio che lo svolge. Esistono anche in versione rapida, da svolgere con l'uso di un campione di saliva, ma presentano un'affidabilità inferiore.
  • Test antigenici: ricercano la presenza di proteine virali in grado di legarsi agli anticorpi, attraverso un campione di saliva o un campione prelevato tramite tampone. Segnala rapidamente se si è positivi al virus, ma con scarsa affidabilità.
  • Test sierologici: ricercano gli anticorpi diretti contro Sars-Cov-2, quindi specifici per gli anticorpi prodotti in caso di contatto con il Covid-19. Indicano se si è entrati in contatto con il virus, valutando la presenza di IgM e IgG, immunoglobuline prodotte dal sistema immunitario. Non danno indicazioni sulla presenza dell'infezione al momento del test, ma solo sul passato.

Test sierologico: cosa misura?

Il test sierologico rileva quindi la presenza di Immunoglobuline G (IgG) e Immunoglobuline M (IgM) attraverso l'analisi di un piccolo campione di sangue. Le immunoglobuline, anche detti anticorpi, sono proteine che vengono prodotte da specifiche cellule immunitarie in risposta a batteri, virus, microrganismi e altre sostanze estranee riconosciute come dannose dal sistema immunitario.

Nello specifico le IgM vengono prodotte come prima risposta ad una nuova infezione: la loro concentrazione aumenta per alcune settimane, per garantire una protezione a breve termine, e poi diminuisce al termine dell'infezione. Le IgG rappresentano invece circa il 80-80% degli anticorpi presenti nel sangue e vengono, in genere, prodotte più tardi. Tendono ad aumentare per qualche settimana per poi stabilizzarsi, mantenendo una "memoria" almeno temporanea, che indica che l'infezione è avvenuta da diverso tempo.

Test sierologico fai-da-te Primacovid

Covid-19 Serological Test è un test sierologico rapido dal prezzo economico, da svolgere comodamente a casa. È stato valutato in Italia presso prestigiosi istituti medici di ricerca come l'Ospedale Luigi Sacco e l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, confrontandolo contro due kit ELISA commerciali di riferimento: i risultati indicano che il test è sostanzialmente sovrapponibile al test venoso per quanto riguarda sensibilità e specificità e questo permette di considerare il test rapido "pungidito" come uno strumento dall'elevata efficacia, prezioso per identificare rapidamente, in pochi minuti, soggetti che siano venuti a contatto col virus.

I test sierologici rappresentano un importante mezzo per rilevare dati utili ai fini dello studio della diffusione del virus e sono uno strumento fondamentale sia per controllare individui asintomatici, eventualmente esposti al virus di recente, che per il monitoraggio continuo delle possibili esposizioni.

Primacovid: come usare il test sierologico casalingo?

Il suo utilizzo è facile e veloce:

  • Pungere il dito e prelevare un campione di sangue con la pipetta in dotazione;
  • Premere la pipetta per trasferire il sangue nel pozzetto della cassetta di test;
  • Aggiungere una goccia di diluente nel pozzetto, aspettare 5 secondi e aggiungere una seconda goccia.

Il risultato sarà disponibile in dieci minuti.

Come già detto, il test sierologico è utile per capire se una persona è entrata in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi per contrastarlo: questi test, infatti, individuano la risposta immunitaria prodotta dal nostro corpo. È importante ricordare però che non hanno una validità ai fini diagnostici perché, anche se il test risulta positivo, non dà nessuna garanzia di protezione dall'infezione e nemmeno del fatto che la persona sia o non sia contagiosa.

Un test negativo invece può avere diverse motivazioni:

  • La persona non è mai stata infettata da SARS-CoV-2;
  • La persona è stata infettata meno di 8-19 giorni prima di svolgere il test e non ha ancora sviluppato la risposta immunitaria;
  • La persona è stata infettata ma il livello di anticorpi sviluppati è al di sotto del livello di rilevazione del test, dunque può essere contagiosa.

In questo senso solo l'esecuzione di un tampone può diagnosticare l'infezione attiva in quel momento nel soggetto: il test sierologico non può sostituire il tampone naso-faringeo.