La tachicardia da ansia è un fenomeno molto più comune di quanto si pensi: in qualche circostanza di agitazione abbiamo tutti provato in un'accelerazione del battito cardiaco. A volte, forse, abbiamo anche temuto che non si trattasse semplicemente di ansia ma addirittura di un problema al cuore.
In realtà, nella maggior parte dei casi, si tratta di una risposta fisiologica dell’organismo a una condizione di stress o paura: un meccanismo antico, legato alla cosiddetta “reazione di attacco o fuga”. Quando siamo in ansia, infatti, il corpo rilascia ormoni come adrenalina e noradrenalina, che aumentano la frequenza cardiaca per prepararci ad affrontare un potenziale pericolo. Una reazione dunque normalissima e a tratti anche utile!
Nella vita moderna tuttavia, non sempre l'ansia è legata effettivamente a pericoli per la sopravvivenza che richiedono una tale attivazione fisica. Per questo motivo questa forma di tachicardia, pur generalmente innocua e transitoria, si trasforma in spiacevole, fastidiosa e anche a volte preoccupante quando si presenta spesso o con particolare intensità. Capire come riconoscerla, distinguerla da altre cause e soprattutto imparare a gestirla può migliorare significativamente la tua qualità della vita: facciamo chiarezza.
Quali sono i sintomi della tachicardia da ansia?
I sintomi della tachicardia da ansia sono piuttosto riconoscibili e spesso si accompagnano ad altre manifestazioni fisiche e psicologiche tipiche degli stati d’ansia. Oltre all’aumento della frequenza cardiaca (che può superare i 100 battiti al minuto), se soffri di tachicardia da ansia potresti avvertire:
Palpitazioni o sensazione di "cuore in gola” o battiti forti all'altezza del petto;
Senso di oppressione toracica;
Fiato corto o respirazione accelerata;
Sudorazione e tremori;
Vertigini o sensazione di svenimento imminente;
Agitazione, paura di perdere il controllo o di avere un infarto.
Questi sintomi, seppur intensi al momento, tendono a diminuire spontaneamente una volta che l’attacco d’ansia si riduce.
Quali sono le cause della tachicardia?
La tachicardia ovviamente non dipende solo dall'ansia ma può avere cause fisiologiche, psicologiche o patologiche. Alcune delle condizioni più comuni che causano tachicardia possono essere la febbre, la disidratazione, l’anemia, l’assunzione eccessiva di caffeina o alcol e alcune patologie tiroidee o cardiache.
Per questo motivo, quando la tachicardia si manifesta frequentemente o senza un chiaro legame con l’ansia, ti consigliamo di rivolgerti al medico per una valutazione accurata.
Tachicardia da ansia e da stress sono la stessa cosa?
Ansia e stress sono concetti strettamente collegati ma non identici:
Lo stress è una risposta dell’organismo a una situazione percepita come impegnativa o minacciosa, che può essere anche di tipo fisico o ambientale;
L’ansia è una reazione emotiva anticipatoria cioè si attiva quando pensiamo a un pericolo futuro, quando cioè anticipiamo nella nostra mente un evento che potrebbe accadere (se vogliamo dunque un evento immaginario).
Pur essendo diverse però sia ansia che stress attivano lo stesso circuito neuroendocrino che rilascia adrenalina e cortisolo. Pertanto, la tachicardia da ansia e quella da stress possono essere considerate manifestazioni dello stesso meccanismo biologico ed avere dunque gli stessi sintomi pur riferendosi una ad un evento che per ora non sta accadendo se non nella nostra testa (ansia) e l'altra ad un evento che stiamo effettivamente affrontando (stress).
Come calmare la tachicardia da ansia?
Se soffri di tachicardia da stress la tua priorità per gestirla è quella di imparare alcune strategie per riportare il corpo a uno stato di calma e rilassamento:
respirazione diaframmatica: imparare a controllare il respiro attraverso il diaframma può ridurre l'attività del sistema simpatico. Impara ad inspirare lentamente dal naso (per 4 secondi), a trattenere il respiro (per 2 secondi), e infine ad espirare (per 6 secondi);
yoga, meditazione o training autogeno: questo tipo di pratiche aiutano a ridurre l'attivazione fisiologica data dall'ansia;
svolgere attività fisica regolare: l’esercizio moderato (come camminata, nuoto, bici) favorisce l’equilibrio del sistema nervoso e migliora la funzione cardiovascolare;
limitare le sostanze stimolanti: ridurre caffeina, nicotina e alcol può prevenire episodi di tachicardia;
gestione cognitiva: impara a riconoscere quando la tachicardia è una reazione all'ansia e non a un pericolo imminente, questo aiuta a ridurre la paura e interrompe il circolo vizioso;
sonno regolare e igiene mentale: dormire a sufficienza e mantenere routine equilibrate migliora la risposta allo stress.
Integratori per la tachicardia da ansia
In molti casi, accanto alle strategie comportamentali, possono essere utili integratori naturali in grado di modulare l’attività del sistema nervoso e favorire il rilassamento. Questi integratori contro l'ansia, se usati in modo corretto e sotto consiglio medico, possono rappresentare un valido supporto per il controllo della tachicardia da ansia, favorendo uno stato di calma e benessere psicofisico. Noi ti consigliamo:
Relansiolam: unisce passiflora, lavanda, biancospino e melatonina, quattro sostanze che agiscono in modo sinergico sul rilassamento. La passiflora e la lavanda hanno un effetto calmante sul sistema nervoso, riducendo tensione e nervosismo, il biancospino è utile per regolarizzare il battito cardiaco e alleviare la sensazione di “cuore in gola”, la melatonina, infine, migliora la qualità del sonno, spesso compromessa dall’ansia.
Magnesio Supremo Donna: fornisce magnesio, vitamine del gruppo B, vitamina D3 e K2. Il magnesio è fondamentale per la trasmissione nervosa e il rilassamento muscolare, e una sua carenza può favorire palpitazioni e irritabilità. Le vitamine del gruppo B sostengono il tono dell’umore e la gestione dello stress, mentre D3 e K2 contribuiscono al benessere generale dell’organismo.
Swisse Umore: combina vitamine B6, B12, folato, iperico e ginseng siberiano. L’iperico (o erba di San Giovanni) è noto per il suo effetto positivo sull’umore e per la capacità di attenuare gli stati di ansia lieve, mentre il ginseng siberiano agisce come adattogeno, aiutando il corpo a reagire meglio alle situazioni di stress prolungato.
Solgar Fitowithania: contiene Withania somnifera, conosciuta anche come ashwagandha, una pianta adattogena molto studiata per la sua capacità di abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Questo contribuisce a calmare la mente e a ridurre le manifestazioni fisiche dell’ansia, come la tachicardia o la tensione muscolare.