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Cosa mangiare se soffro di insulino resistenza?
29/01/2025 - Pubblicato in
L'insulino-resistenza è una condizione metabolica sempre più diffusa che può avere conseguenze significative sulla salute. Di che cosa si tratta? L'insulino-resistenza, detta anche resistenza insulinica, si verifica quando le cellule del corpo diventano meno sensibili all'azione dell'insulina, un ormone prodotto dal pancreas che aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue.
Quando le cellule non rispondono adeguatamente, il pancreas compensa producendo più insulina, portando a iperinsulinemia, aumento di peso e, nel tempo, a condizioni come il diabete di tipo 2 e altre complicazioni metaboliche come sindrome dell'ovaio policistico e disturbi cardiaci.
Perché l'insulino-resistenza fa ingrassare
L'insulina è un ormone che il pancreas rilascia nel sangue continuamente e che mantiene il livello di zucchero (glucosio) nel sangue stabile anche a digiuno. Dopo i pasti, quando i livelli di glucosio naturalmente aumentano, il pancreas rilascia più insulina per abbassare la glicemia: l'insulina così raggiunge le cellule del corpo per assorbire gli zuccheri in eccesso ed evitare che abbiano effetti tossici che danneggiano le cellule.
Se si soffre di insulino-resistenza il pancreas ha necessità di produrre ancora più insulina per far scendere la glicemia, portando la sua presenza nel sangue ad un livello cronicamente alto. L'insulina è un ormone che favorisce anche l'accumulo di energia sotto forma di grasso: livelli elevati stimolano la sintesi e l'accumulo di grasso (lipogenesi), specialmente nella zona addominale. Inoltre inibisce il processo che permette la mobilitazione e l'utilizzo di grassi come fonte di energia (lipolisi).
L'insulina in eccesso può anche abbassare troppo rapidamente la glicemia e portare a un'ipoglicemia reattiva che provoca una sensazione di fame continua e in particolare desiderio di cibi ricchi di zuccheri e carboidrati. Per finire il corpo si trova in una condizione in cui tende a risparmiare energia piuttosto che bruciarla e questo contribuisce anche a un senso di stanchezza, rendendo meno probabile l'attività fisica.
Quali sono le cause dell'insulino-resistenza
Le cause dell'insulino-resistenza sono molteplici ed includono un mix di fattori genetici ed ambientali. Anche le abitudini personali incidono nell'insorgenza della malattia. Tra le cause vi sono:
- predisposizione genetica;
- sovrappeso e obesità;
- dieta non equilibrata (con tantissimi zuccheri);
- stress (eccessiva produzione di cortisolo);
- disturbi ormonali (come ad esempio la sindrome dell'ovaio policistico).
Sintomi dell'insulino-resistenza
L'insulino-resistenza, nelle sue fasi iniziali, tende a essere asintomatica e dunque a passare inosservata, rendendo difficile identificarla senza esami specifici. Tuttavia, con il tempo, possono comparire alcuni segnali che meritano attenzione e che fungono da "campanello d'allarme".
Uno dei più comuni è l'aumento di peso, spesso concentrato nella zona addominale, un'area particolarmente sensibile agli effetti metabolici dell'insulina. Un altro segno caratteristico appare sulla pelle ed è un cambiamento cutaneo che rappresenta un vero e proprio indicatore visibile del metabolismo dell'insulina: l'acantosi nigricans, una condizione dermatologica che si manifesta con macchie scure, ispessite e vellutate sulla pelle, tipicamente localizzate su collo, gomiti o ascelle.
Ulteriori sintomi possono essere una stanchezza persistente, fame costante o anche la difficoltà a dimagrire nonostante dieta attenta ed esercizio fisico.
Insulino-resistenza e ovaio policistico
La sindrome dell'ovaio policistico è una condizione comune tra le donne in età fertile ed è strettamente correlata all'insulino-resistenza. L'iperinsulinemia può stimolare eccessivamente le ovaie, portando a un aumento degli androgeni (ormoni maschili) e contribuendo a sintomi come:
- Cicli mestruali irregolari o assenti;
- Acne persistente;
- Crescita di peli superflui (irsutismo);
- Difficoltà a concepire.
Il menù per contrastare l'insulino-resistenza
Un’alimentazione equilibrata è fondamentale per migliorare la sensibilità all’insulina e prevenire le complicazioni dell’insulino-resistenza. Non esiste una dieta valida per tutti, ma alcune linee guida generali possono essere di grande aiuto.
La priorità è quella di mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e ridurre il carico glicemico dei pasti: preferisci alimenti a basso indice glicemico, ricchi di fibre e proteine di qualità. Le verdure non amidacee, i cereali integrali, i legumi e le fonti di grassi sani, come avocado, frutta secca e olio d’oliva, dovrebbero costituire la base dell’alimentazione. Se l'argomento ti interessa puoi leggere anche il nostro articolo Come mantenere costante l'indice glicemico.
Le proteine magre, come pollo, pesce e tofu, sono fondamentali per il controllo dell’appetito e la costruzione muscolare. Dovrai inoltre mangiare pasti regolari, distribuiti durante la giornata, per aiutare a mantenere stabili i livelli di energia. Ad esempio, una colazione bilanciata che includa proteine e grassi sani può ridurre i picchi glicemici e tenere sotto controllo la fame per diverse ore mentre gli spuntini tra i pasti principali possono includere opzioni a basso indice glicemico come frutta fresca (mele, pere, frutti di bosco), verdure crude con hummus o una piccola porzione di frutta secca.
Non sottovalutare l'importanza delle fibre: presenti nei cereali integrali, nei legumi e nelle verdure, rallentano l’assorbimento degli zuccheri e favoriscono una risposta insulinica più equilibrata. Inoltre, contribuiscono alla sensazione di sazietà, riducendo la tendenza a mangiare in eccesso.
Se soffri di insulino-resistenza dovresti evitare:
- Zuccheri raffinati: dolci, bibite zuccherate, succhi di frutta industriali;
- Carboidrati raffinati: pane bianco, pasta non integrale, riso bianco;
- Grassi trans: margarine, prodotti industriali ricchi di grassi idrogenati;
- Alcol: può interferire con il metabolismo del glucosio;
- Cibi altamente processati: snack confezionati, cibi pronti ricchi di conservanti e additivi.
Integratori per insulino-resistenza
Gli integratori consigliati per la gestione dell'insulino-resistenza contengono solitamente myo-inositolo e/o D-chiro-inositolo. Questi due composti sono forme di inositolo, una sostanza simile a un zucchero che svolge diversi compiti nel metabolismo del glucosio:
- Il myo-inositolo aiuta a migliorare la sensibilità delle cellule all'insulina, facilitando l'ingresso del glucosio nelle cellule;
- Il D-chiro-inositolo è coinvolto nel metabolismo dei carboidrati, regolando il trasporto del glucosio e la sintesi del glicogeno.
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