Cosa prendere per gli attacchi di emicrania?

calendar_month 11/12/2024 - Pubblicato in  Primo piano

L'emicrania è un disturbo neurologico caratterizzato da mal di testa ricorrenti, a volte con intense scosse di dolore, spesso unilaterali, e può essere accompagnata da nausea, sensibilità alla luce e al suono e persino da disturbi visivi. Si tratta di una condizione medica complessa e debilitante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo (circa il 12% della popolazione mondiale) con una prevalenza maggiore nelle donne.

Cefalea ed emicrania: quali sono le differenze?

Spesso si tende a confondere cefalea ed emicrania ma queste sono condizioni distinte:

  • Cefalea: termine generico per indicare qualsiasi mal di testa, che può essere occasionale o cronico;
  • Emicrania: una forma specifica di cefalea, caratterizzata da episodi ricorrenti di dolore pulsante, generalmente localizzato su un solo lato della testa, spesso associato a nausea, vomito e sensibilità alla luce o ai suoni.

L'emicrania non è dunque un semplice mal di testa, ma una condizione caratterizzata da dolore pulsante e spesso invalidante.

Tipi di emicrania

L'emicrania è una cefalea primaria, il che significa che non è causata da condizioni mediche sottostanti. Le cause esatte sono ancora oggetto di studio ma si ritiene che coinvolgano una combinazione di fattori genetici, ambientali e neurobiologici. Esistono diversi tipi di emicrania, tra cui:

  • Emicrania con aura: anticipata da fenomeni visivi, come luci lampeggianti o linee zigzag, o anche da disturbi sensoriali e del linguaggio;
  • Emicrania tensiva o muscolo-tensiva: il tipo più comune, spesso descritta come un mal di testa opprimente e costante, senza aura, con un dolore spesso descritto come la sensazione di una “fascia stretta” attorno alla testa;
  • Emicrania cronica: cefalea presente per almeno 15 giorni al mese;
  • Emicrania da ciclo: legata alle fluttuazioni ormonali del ciclo mestruale;
  • Cefalea a grappolo: un tipo raro ma intenso, che si presenta in attacchi periodici intensi e ravvicinati spesso accompagnati da lacrimazione o congestione nasale;
  • Emicrania oftalmica: dolore che coinvolge la regione degli occhi, spesso associato a disturbi visivi;
  • Nevralgia del trigemino: dolore acuto e improvviso causato dall'infiammazione del nervo trigemino.

Quali sono le cause dell’emicrania?

Anche se, come abbiamo detto, le cause esatte dell'emicrania non sono ancora del tutto comprese, si ritiene che questo disturbo sia dovuto a una combinazione di fattori genetici, ormonali e ambientali che influenzano la funzionalità cerebrale e l'eccitabilità neuronale. Durante un attacco di emicrania si verifica un'infiammazione e dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali, con rilascio di sostanze pro-infiammatorie. Questo porta a una sensibilizzazione dei neuroni e trasmissione del segnale doloroso. Tra i fattori scatenanti più comuni, i cosiddetti trigger, vi sono:

  • Stress e ansia;
  • Cambiamenti ormonali (mestruazioni, menopausa);
  • Disturbi del sonno;
  • Alcuni cibi e bevande (cioccolato, formaggi stagionati, vino rosso);
  • Stimoli sensoriali intensi (luci forti, rumori);
  • Disidratazione;
  • Postura scorretta e tensione muscolare (cefalea muscolo-tensiva);
  • Sinusite e altre infezioni.

Trattamento e gestione dell’emicrania

L'emicrania è un disturbo complesso che richiede un approccio multimodale per la sua gestione ottimale. La combinazione di farmaci specifici, strategie di stile di vita e l'uso di integratori mirati può aiutarti a ridurre l'impatto dell'emicrania sulla tua qualità di vita. In generale il trattamento dell'emicrania mira a ridurre la frequenza e l'intensità degli attacchi, oltre a gestire i sintomi acuti. I farmaci più comunemente utilizzati includono:

  • farmaci analgesici e antinfiammatori (come ibuprofene, aspirina ecc);
  • Triptani: agonisti selettivi della serotonina che riducono l'infiammazione;
  • antiemetici: spesso i fenomeni di emicrania si accompagnano a nausea e vomito;
  • farmaci come antidepressivi, anticonvulsivanti e beta-bloccanti;
  • anticorpi monoclonali: agenti che bloccano l'azione delle sostanze pro infiammatorie prodotte dall’organismo e coinvolte nella genesi del dolore emicranico.

Se gli attacchi di emicrania interferiscono con la tua vita quotidiana, è importante consultare un medico. Il dottore può aiutarti a identificare i fattori scatenanti, escludere altre condizioni mediche e fornirti un piano di trattamento personalizzato. Inoltre, se si verificano cambiamenti improvvisi nella frequenza o nella gravità degli attacchi di emicrania, è essenziale cercare assistenza medica immediata.

Integratori contro l’emicrania

Alcuni integratori nutrizionali e fitoterapici possono essere utili nella prevenzione dell'emicrania, spesso con effetti collaterali minori rispetto ai farmaci tradizionali. Ad esempio gli studi riportano come una carenza di magnesio sia associata a maggior rischio di emicrania: in questo caso l'integrazione con magnesio citrato o pidolato può ridurre la frequenza degli attacchi.

Altre sostanze utili possono essere Coenzima Q10 e ubichinolo: potenti antiossidanti che supportano la funzione mitocondriale e possono avere effetti protettivi sul cervello. Così come anche la Riboflavina (vitamina B2), in grado di migliorare il metabolismo energetico cerebrale, può ridurre la frequenza delle emicranie. Inoltre, alcuni estratti vegetali come il partenio, lo zenzero e il ginkgo biloba hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che possono essere utili nella prevenzione degli attacchi.

Per la prevenzione delle emicranie ti consigliamo:

Rimedi non farmacologici e stile di vita

Oltre ai farmaci, alcune strategie non farmacologiche possono aiutare a prevenire e gestire l'emicrania:

  • Tecniche di rilassamento e gestione dello stress (meditazione, yoga, biofeedback);
  • Mantenere uno stile di vita regolare con pasti e sonno ad orari fissi;
  • Evitare i fattori scatenanti individuali;
  • Praticare regolare attività fisica aerobica;
  • Fisioterapia e massaggi per alleviare la tensione muscolare;
  • Agopuntura: alcuni studi suggeriscono che possa ridurre la frequenza degli attacchi, anche se le evidenze non sono ancora definitive;
  • Daith piercing: la perforazione della cartilagine dell'orecchio in un punto specifico (la piega della cartilagine che si trova appena sopra l'ingresso del condotto uditivo) è popolare come rimedio alternativo per l'emicrania, tuttavia non esistono prove scientifiche della sua efficacia.
 
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