Come combattere la cistite a partire dai primi sintomi

28/03/2022 Primo piano, Salute

La cistite è un caso particolare di infezione delle vie urinarie (UTI o Urinary Tract Infection). Si parla di cistite quando l'infezione colpisce la vescica, il deposito dell'urina prima che questa venga espulsa dall'organismo mediande l'uretra.

Oltre alla vescica, le infezioni possono colpire qualunque punto delle vie urinarie: reni (pielonefrite), uretra (uretrite), ureteri (ma è più raro), prostata (presente solo nell'uomo). I tipi più comuni di infezione delle vie urinarie colpiscono l'uretra e la vescica, causando appunto la cistite.

Le cistiti sono molto comuni sia nei bambini che negli adulti, in particolare è stimato che le donne ne soffrano almeno una volta nella vita.

Quali sono i sintomi della cistite?

Nei bambini e nei lattanti la cistite è più difficile da riconoscere perché presenta sintomi meno specifici, a volte viene manifestata solo la febbre. Nei più grandi, invece, riconoscere la cistite non è difficile, a causa dei sintomi particolarmente evidenti. Il sintomo più comune è il bruciore o addirittura il dolore durante la minzione, tuttavia possono essere presenti anche altri sintomi:

  • Necessità di fare pipì più spesso;
  • Bisogno urgente di urinare;
  • Urina scura, torbida o con odore forte;
  • Dolore pelvico;
  • Sensazione di "peso" al basso ventre;
  • Malessere generale.

Gli stessi sintomi possono essere presenti anche nei bambini piccoli.

Come accorgersi subito della cistite?

Il primo sintomo al quale prestare attenzione e il bruciore mentre si fa la pipì, accompagnato solitamente da un costante bisogno di urinare senza però grande produzione di urina, con senso di incompleto svuotamento della vescica. Nelle forme più dolorose è possibile notare anche la presenza di sangue nelle urine (cistite emorragica).

É bene imparare ad osservare il proprio corpo per notare i primi sintomi e i cambiamenti di colore e odore dell'urina, in modo da accorgersi immediatamente dell'infezione e agire di conseguenza.

Come curare la cistite?

Di norma la cistite si cura facilmente, è importante però individuarla rapidamente perché se lasciata progredire può provocare danni ai reni (specialmente nei bambini più piccoli). Solitamente viene curata con gli antibiotici che vengono prescritti dal medico in base al tipo di batterio che ha causato l'infezione.

Anche la fitoterapia può essere d'aiuto contro i sintomi della cistite, in particolare il Cranberry è molto utilizzato negli integratori per le vie urinarie per via della sua azione antinfiammatoria. Questo arbusto produce dei frutti rossi e succosi, dal sapore acidulo, ricchi di proantocianidine. Le protoantocianidine hanno la capacità di aderire ai filamenti dei batteri, impedendo loro l'adesione alle pareti delle vie urinarie.

Molte ricerche scientifiche recenti hanno supportato l'efficacia del Cranberry nella prevenzione delle infezioni urinarie, suggerendo che gli integratori a base di questo frutto possano essere utili per le donne che soffrono di cistite recidiva per ridurre il numero annuo di infezioni.

Lo stesso meccanismo di azione del Cranberry è presente anche nel Mannosio, un tipo di zucchero, che si trova in molti organismi vegetali come larice, betulla, mele, arance, broccoli e altra frutta e verdura molto comuni. Il mannosio, come il cranberry, impedisce l'adesione dei microbi sulla parete vescicale perché si lega alle appendici filamentose che i batteri usano per "aggrapparsi" alla mucosa.

Quali sono le cause dell'infiammazione alla vescica?

La cistite è provocata da batteri che penetrano nell'uretra e la risalgono fino alla vescica. Il più delle volte l'infezione rimane confinata in questo organo, tuttavia a volte può diffondersi ulteriormente, arrivando ai reni.

Quasi sempre queste infezioni sono causate da batteri che vivono nell'intestino (in particolare Escherichia coli, e solitamente il corpo è in grado di eliminarli da solo, tuttavia alcune condizioni aumentano il rischio di contrarre la cistite:

  • Anomalie nella struttura dell'apparato urinario (blocchi urinari o un rene malformato);
  • Reflusso di urina dalla vescica alle uretere e verso i reni, una condizione congenita;
  • Abitudini non igieniche;
  • Bagnoschiuma o saponi irritanti per l'uretra;
  • Familiarità.

Il sesso femminile è inoltre più predisposto alla cistite a causa della sua conformazione anatomica: un'uretra più corta, più facile da risalire per i batteri, e il meato uretrale (il foro da cui esce la pipì) più vicino a vagina e ano, ricchi di flora batterica.

Perché le donne soffrono più spesso di cistite?

Oltre ai fattori anatomici già citati, le donne sono maggiormente soggette alla cistite per via di altri fattori di rischio come:

  • Abitudini igieniche scorrette: pulirsi dall'ano verso la vagina, e non viceversa, trasporta i batteri verso l'uretra;
  • Trattenere a lungo l'urina: più rimane nella vescica più i batteri aumentano;
  • Rapporti sessuali: i germi della vagina possono essere spinti verso l'uretra;
  • Variazioni ormonali: diminuzione di estrogeni e variazioni della vagina dopo la menopausa;
  • Uso di anticoncezionali: diaframma o spermicidi.

La gravidanza non sembra essere un fattore di rischio predisponente alla cistite, tuttavia se questa dovesse manifestarsi in una donna incinta aumentano le probabilità che l'infezione si diffonda ai reni.

Quanto dura la cistite?

La maggior parte delle infezioni può essere guarita facilmente e i sintomi generalmente regrediscono nel giro di uno-due giorni dall'inizio del trattamento. É molto importante trattare correttamente l'infezione e assicurarsi che sia completamente guarita: le cistiti non curate possono ripetersi o diffondersi, danneggiando reni e le vie urinarie.

É possibile che si verifichino delle ricadute: si tratta di un fenomeno comune nelle donne, nei bambini con anomalie delle vie urinarie e nei pazienti con problemi di svuotamento della vescica.

11 consigli contro la cistite

  • Bere molto, per favorire l'eliminazione dei batteri;
  • Assumere vitamina C per rinforzare il sistema immunitario;
  • Andare in bagno appena si sente lo stimolo di urinare;
  • Urinare dopo i rapporti sessuali per eliminare i batteri nell'uretra;
  • Pulirsi sempre dalla vagina all'ano e mai al contrario;
  • Indossare biancheria di cotone e abiti larghi e comodi;
  • Non usare diaframma o spermicidi, evitando anche i profilattici che i contengono;
  • Evitare i bagni lunghi nella vasca e la piscina, in caso cambiare gli slip bagnati con un paio asciutto;
  • Evitare sport che provocano piccoli traumi locali come equitazione, ciclismo e motociclismo;
  • Combattere stipsi e diarrea che rendono più probabili le contaminazioni da germi intestinali;
  • Nei bambini piccoli, cambiare il pannolino frequentemente.