Come affrontare la secchezza vaginale in menopausa?

31/12/2021 Primo piano, Salute

La secchezza vaginale è un disturbo caratterizzato da una sensazione di secchezza locale, prurito, bruciore. Dolore durante i rapporti sessuali e urgenza urinaria.

Questo problema è molto comune, anche se a volte vissuto con imbarazzo e viene taciuto e nascosto. Una ricerca europea ha stimato che oltre il 70% delle donne tra i 45 e i 75 anni soffre di secchezza vaginale e prova dolore durante i rapporti sessuali. Questo problema impatta negativamente a livello fisico, personale e sulla sfera sessuale con il proprio partner.

Non si tratta tuttavia di un problema insormontabile: appositi prodotti lubrificanti possono favorire la vita di coppia e ovuli vaginali idratanti possono migliorare il benessere locale.

Secchezza vaginale in menopausa: cosa fare?

Per scoprire le cause alla base della propria secchezza è fondamentale rivolgersi al ginecologo, in grado di indagare sulla causa: se per secchezze temporanee un gel lubrificante può essere sufficiente e donare immediato sollievo, per cause più profonde potrebbero essere necessari trattamenti farmacologici specifici. Alcuni esempi possono essere le terapie ormonali come:

  • Terapia estrogenica vaginale: creme, capsule, compresse vaginali a base di estrogeni come estradiolo o estriolo;
  • Terapia ormonale sostitutiva (TOS): sopperisce alla ridotta sintesi di ormoni femminili che si manifesta nel periodo post-menopausa.

Per questi farmaci è necessaria la prescrizione del medico, tuttavia ottimi risultati si ottengono anche con diversi farmaci da banco o preparati che è possibile impiegare con successo per un trattamento immediato del problema e per alleviare rapidamente i sintomi.

Tra le cure più efficaci per la secchezza vaginale vi sono, oltre alle terapie ormonali indicate, anche il laser vaginale, i prodotti a base di acido ialuronico e ad applicazione topica. Il laser vaginale, dal costo elevato, non sempre da risultati apprezzabili a lungo termine e potrebbe quindi non valere la spesa.

Le terapie topiche locali, generalmente comprendono prodotti umettanti, idratanti, emollienti in grado di lenire e riparare i tessuti. L'ingrediente consigliato in questo caso è l'acido ialuronico: componente essenziale dei tessuti, nella vagina è in grado di formare degli stati sottili ad effetto gel, in cui sono presenti i batteri essenziali per migliorare la lubrificazione e ricostruire l'ambiente vaginale.

Utilizzare l'acido ialuronico è utile per contrastare l'invecchiamento dei tessuti, reidratare la mucosa e restituire elasticità e rappresenta inoltre l'ingrediente d'elezione per le donne che non possono o non vogliono utilizzare terapie ormonali, magari a seguito di interventi per tumori al seno, all'utero o l'ovaio.

Quali ovuli vaginali utilizzare in menopausa?

Gli ovuli vaginali sono delle preparazioni da inserire profondamente in vagina e da lasciare agire per alcune ore. Molto utilizzati dalle donne, si rivelano particolarmente efficaci perché esercitano la propria azione a livello locale rilasciando i propri principi attivi direttamente nelle mucose vaginali. Sebbene l'inserimento possa sembrare spiacevole, seguire le istruzioni si rivela in realtà molto facile e massimizza l'eccellente azione degli ovuli.

Le cause della secchezza intima

Durante la menopausa si verifica una riduzione del livello di estrogeni, gli ormoni sessuali femminili coinvolti nell'ovulazione e in altri processi dell'organismo. Questa riduzione fisiologica provoca alcuni effetti sul corpo, tra questi anche una progressiva modificazione del volume e della consistenza dei tessuti vaginali e vulvari, provocando l'assottigliamento delle pareti e una scarsa lubrificazione.

I disagi derivanti dalla nuova fisiologia possono provocare irritazione, bruciore, prurito e dolore durante i rapporti sessuali, causato da piccole abrasioni che possono verificarsi sulla mucosa quando la penetrazione avviene senza una adeguata lubrificazione.

La secchezza vaginale è dunque un sintomo tipico della menopausa, che può verificarsi sia durante che dopo, ma in realtà alterazioni della lubrificazione vaginale possono verificarsi in ogni fase della vita della donna. Se la secchezza vaginale durante la menopausa è indice del fisiologico calo della fertilità, le fluttuazioni ormonali, che durante la menopausa possono essere più o meno accentuate, possono verificarsi anche durante la gravidanza, l'allattamento e durante l'assunzione della pillola anticoncezionale. Altri fattori di rischio possono essere:

  • Vaginite atrofica (infiammazione delle pareti vaginali);
  • Farmaci antiestrogeni;
  • Farmaci contro allergia e raffreddore;
  • Antidepressivi;
  • Rimozione chirurgica delle ovaie;
  • Stress.

Disturbi urinari e sindrome genito-urinaria

Quando ai fastidi della secchezza si aggiungono anche sintomi urinari, come la cistite ricorrente, è possibile parlare di sindrome genito-urinaria. Questa sindrome coinvolge oltre che i tessuti vaginali e vulvari, anche l'apparato urinario (in particolare la vescica e l'uretra). La sindrome genito-urinaria comprende:

  • Secchezza, bruciore e irritazione genitale;
  • Disagio e dolore durante i rapporti;
  • Urgenza e fastidio nell'urinare;
  • Infezioni urinarie ricorrenti.

La secchezza vaginale è il sintomo più frequente della menopausa, ma può rappresentare anche un campanello d'allarme per questa sindrome ed è sempre opportuno un consulto ginecologico per evitare di coinvolgere nel disturbo anche l'area sessuale e urinaria.