Fastumdol 25 mg antinfiammatorio granulato per soluzione orale 20 bustine

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Cod.: 034041222

Fastumdol 25 mg è un farmaco antinfiammatorio granulato per soluzione orale.

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Dettagli

Fastumdol 25 mg antinfiammatorio granulato per soluzione orale 20 bustine

Categoria farmacoterapeutica:

Derivati dell'acido propionico.

Principi attivi:

Ogni bustina di granulato per soluzione orale contiene 12,5 mg o 25 mg di dexketoprofene come dexketoprofene trometamolo.

Eccipienti:

Ammonio glicirrizinato, neoesperidina-diidrocalcone, giallo di chinoli na (E104), aroma di limone, saccarosio, silice colloidale idrata.

Indicazioni:

Trattamento sintomatico di breve durata delle affezioni dolorose di in tensita' da lieve a moderata, quali dolore muscolo-scheletrico acuto, dismenorrea e dolore dentale.

Controindicazioni ed effetti secondari:

Questo medicinale granulato per soluzione orale non deve essere sommin istrato nei seguenti casi: pazienti con ipersensibilita' al principio attivo, o a qualsiasi altro FANS, o uno qualsiasi degli eccipienti; pa zienti che hanno sviluppato asma, broncospasmo, rinite acuta, polipi n asali orticaria o angioedema dopo esposizione a sostanze dal meccanism o di azione simile (per es. acido acetilsalicilico, o altri FANS); paz ienti con reazioni fotoallergiche o fototossiche note durante il tratt amento con ketoprofene o fibrati; pazienti con anamnesi di sanguinamen to o perforazione gastrointestinale correlata a una precedente terapia con FANS; pazienti con ulcera peptica attiva/emorragia gastrointestin ale in atto o un qualsiasi precedente anamnestico di sanguinamento, ul cerazione o perforazione gastrointestinale; pazienti con dispepsia cro nica; pazienti che hanno altri sanguinamenti in atto o disturbi della coagulazione; pazienti con morbo di Crohn o colite ulcerosa; pazienti con insufficienza cardiaca grave; pazienti con insufficienza renale da moderata a severa (clearance della creatinina <=59 ml/min); pazienti con insufficienza epatica grave (punteggio di Child-Pugh 10-15); pazie nti con diatesi emorragica e altri disturbi della coagulazione; pazien ti con disidratazione grave (causata da vomito, diarrea o insufficient e assunzione di liquidi); durante il terzo trimestre di gravidanza e l 'allattamento.

Posologia:

Adulti: in base alla natura e all'intensita' del dolore, la dose raccomandata e' di 12,5 mg ogni 4-6 ore oppure 25 mg ogni 8 ore. La dose giornaliera totale non deve superare i 75 mg. Gli effetti ind esiderati possono essere ridotti al minimo usando la dose minima effic ace per il tempo strettamente necessario ad eliminare i sintomi. Quest o farmaco e' indicato solo per i trattamenti di breve durata e la somm inistrazione va limitata al solo periodo sintomatico. Anziani. Nei paz ienti anziani si raccomanda di iniziare la terapia con la dose terapeu tica piu' bassa (50 mg la dose giornaliera totale). Il dosaggio puo' e ssere aumentato in modo da raggiungere quello raccomandato per l'adult o solo dopo che sara' stata accertata una buona tollerabilita'. A caus a del profilo di rischio, gli anziani devono essere controllati con pa rticolare attenzione. Compromissione epatica. I pazienti con disfunzio ne epatica da lieve a moderata devono iniziare la terapia a dosi ridot te (50 mg di dose giornaliera totale) sotto stretto controllo medico. Questo medicinale non deve essere usato in pazienti con disfunzione ep atica grave. Danno renale. Nei pazienti con compromessa funzionalita' renale lieve (clearance della creatinina 60 - 89 ml/min) il dosaggio i niziale deve essere ridotto a 50 mg di dose giornaliera totale. Questo farmaco non deve essere usato in pazienti con disfunzione renale da m oderata a severa (clearance della creatinina <= 59 ml/min). Popolazion e pediatrica. Questo medicinale granulato per soluzione orale non e' s tato studiato in bambini e adolescenti. Pertanto, non essendo disponib ili dati di sicurezza ed efficacia, il prodotto non deve essere usato nei bambini e adolescenti. Modo di somministrazione. Sciogliere l'inte ro contenuto di ogni bustina in un bicchier d'acqua: mescolare bene pe r sciogliere completamente. La soluzione cosi' ottenuta deve essere in gerita immediatamente dopo la ricostituzione. La concomitante somminis trazione di cibo ritarda la velocita' di assorbimento del farmaco, per cui, in caso di dolore acuto, si raccomanda di somministrare il farma co almeno 15 minuti prima dei pasti.

Conservazione:

Questo medicinale non richiede precauzioni particolari per la conserva zione.

Avvertenze:

Usare con precauzione in pazienti con anamnesi di condizioni allergich e. Deve essere evitato l'uso concomitante di questo medicinale con alt ri FANS, compresi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo usando la piu' bassa dose efficace per il tempo strettamente necessario ad eliminare i sintomi. Sicurezza gastrointestinale Sanguinamento, ulcerazione o pe rforazione gastrointestinale potenzialmente fatali sono stati riferiti con tutti i FANS in qualsiasi momento durante il trattamento, con o s enza sintomi premonitori o precedente anamnesi di seri eventi gastroin testinali. Quando nei pazienti cui viene somministrato questo farmaco si verifica un sanguinamento o un'ulcerazione gastrointestinale, la te rapia deve essere immediatamente interrotta. Il rischio di sanguinamen to, ulcerazione o perforazione gastrointestinale aumenta con l'aumento del dosaggio di FANS nei pazienti con ulcera pregressa, soprattutto s e complicata da emorragia o perforazione e negli anziani. Anziani: gli anziani presentano una maggiore frequenza di reazioni avverse ai FANS , specialmente sanguinamento e perforazione gastrointestinale che poss ono essere fatali. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la dose minima disponibile. Come per tutti i FANS, prima di iniziare i l trattamento con dexketoprofene trometamolo, occorre indagare su preg resse esofagiti, gastriti e/o ulcere peptiche e assicurarsi della loro totale guarigione. I pazienti con sintomi gastrointestinali o anamnes i di malattia gastrointestinale devono essere attentamente sorvegliati per la comparsa di disturbi digestivi, specialmente sanguinamento gas trointestinale. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazi enti con anamnesi di patologie gastrointestinali (colite ulcerosa, mor bo di Crohn), poiche' tali condizioni possono essere esacerbate. L'uso concomitante di agenti protettivi (per esempio misoprostolo o inibito ri della pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e per i pazienti che ricevono una bassa dose concomitante di acido ace tilsalicilico o di altri farmaci che possono aumentare il rischio gast rointestinale. I pazienti con una anamnesi di tossicita' gastrointesti nale, soprattutto se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addomi nale inusuale (soprattutto sanguinamento gastrointestinale), in partic olare nelle fasi iniziali del trattamento. Si raccomanda cautela nei p azienti cui vengono somministrati contemporaneamente farmaci che posso no aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento, come corticosteroid i orali, anticoagulanti quali warfarin, inibitori selettivi del reupta ke della serotonina e agenti, antiaggreganti come l'acido acetilsalici lico. Sicurezza renale. Utilizzare con cautela nei pazienti con compro messa funzionalita' renale. In questi pazienti l'uso di FANS puo' caus are deterioramento della funzionalita' renale, ritenzione di liquidi e d edema. Occorre cautela, per un aumento del rischio di nefrotossicita ', anche nei pazienti in terapia diuretica o che rischiano di sviluppa re ipovolemia. Durante il trattamento occorre garantire un'adeguata as sunzione di liquidi per prevenire la disidratazione e il rischio di to ssicita' renale. Come tutti i FANS, il prodotto puo' causare un aument o dell'azotemia e della creatininemia. Come per altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, si possono verificare effetti indesidera ti a carico del rene che possono portare a nefrite glomerulare, nefrit e interstiziale, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insuf ficienza renale acuta. I pazienti anziani sono i piu' esposti al risch io di insufficienza renale. Sicurezza epatica. Occorre cautela nei paz ienti con compromissione della funzionalita' epatica. Come gli altri F ANS, puo' causare piccoli incrementi transitori di alcuni parametri di funzionalita' epatica, e anche significativi aumenti di GOT e GPT. Ne l caso di un rilevante incremento di tali parametri, la terapia deve e ssere interrotta. I pazienti anziani sono i piu' esposti a rischio di insufficienza della funzionalita' epatica. Sicurezza cardiovascolare e cerebrovascolare. Per i pazienti con una anamnesi di ipertensione e/o di insufficienza cardiaca da lieve a moderata e' necessario un approp riato monitoraggio. Occorre prestare particolare cautela nei pazienti cardiopatici, specialmente se con anamnesi di insufficienza cardiaca p oiche' c'e' aumento del rischio di scompenso cardiaco, dato che sono s tati riportati ritenzione di liquidi ed edema in associazione all'uso di FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (soprattutto dosaggi elevati e terapie protratte) puo' es sere associato ad un lieve aumento del rischio di eventi trombotico ar teriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Non esistono dati sufficienti per escludere tale rischio per il dexketoprofene. Pertant o i pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, arteriopatia periferica e/o patologie cerebrovascolari devono essere trattati con dexketoprofe ne solo dopo un'accurata valutazione. Analoga attenzione deve essere p restata prima di iniziare un trattamento a lungo termine in pazienti c on fattori di rischio per patologie cardiovascolari (per esempio ipert ensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Tutti i FANS non selet tivi sono in grado di inibire l'aggregazione piastrinica e di prolunga re il tempo di sanguinamento tramite inibizione della sintesi delle pr ostaglandine. L'uso del dexketoprofene non e' quindi raccomandato nei pazienti che ricevono un'altra terapia che interferisce con l'emostasi , come warfarin o altri cumarinici o eparine. I pazienti anziani hanno maggiori probabilita' di insorgenza di alterazioni della funzione car diovascolare. Reazioni cutanee. Gravi reazioni cutanee (alcune delle q uali fatali), comprese dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-John son e necrolisi tossica epidermica sono state riportate molto rarament e in associazione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano a piu' alto rischio: l'insorgenza delle reazioni si verifica, nella maggior parte dei casi, entro il primo mese di tratta mento. Alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qua lsiasi altro sintomo di ipersensibilita', la terapia con questo medici nale deve essere interrotta. Altre informazioni. Particolare cautela e ' richiesta nei pazienti con: anomalie congenite del metabolismo della porfirina (per esempio porfiria intermittente acuta), disidratazione, immediatamente dopo un intervento chirurgico maggiore Se il medico ri tiene necessaria una terapia a lungo termine con dexketoprofene bisogn a controllare regolarmente la funzionalita' epatica, renale e l'emocro mo.

Interazioni:

Le seguenti interazioni sono caratteristiche dei farmaci anti-infiamma tori non steroidei (FANS) in generale. Associazioni non raccomandate. Altri FANS (inclusi inibitori selettivi della ciclo ossigenasi-2) e do si elevate di salicilati (>=3 g/die): la somministrazione contemporane a di piu' FANS puo' aumentare il rischio di ulcerazione e sanguinament o gastrointestinale a causa di un effetto sinergico; anticoagulanti: i FANS possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti, come il war farin, a causa dell'elevato legame proteico plasmatico del dexketoprof ene, dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno alla mucos a gastro-duodenale. Se non e' possibile evitare l'associazione, sono n ecessari una rigorosa osservazione clinica e il monitoraggio dei param etri di laboratorio. Eparine: rischio accresciuto di emorragia (dovuto all'inibizione della funzione piastrinica e al danno alla mucosa gast rointestinale). Se non e' possibile evitare l'associazione, sono neces sari una rigorosa osservazione clinica e il monitoraggio dei parametri di laboratorio. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale. Litio (descritto con molti FANS): i FANS aumentano i livelli ematici del litio con il rischio di raggiunge re valori tossici (escrezione renale del litio diminuita); pertanto, q uesto parametro richiede un attento monitoraggio all'inizio, durante l 'aggiustamento e alla fine del trattamento con dexketoprofene. Metotre xato se usato a dosi elevate (>= 15 mg/settimana): aumentata tossicita ' ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua cle arance renale, in generale con i FANS. Idantoine e sulfonamidi: gli ef fetti tossici di queste sostanze possono essere potenziati. Associazio ni che richiedono cautela. Diuretici, ACE-inibitori, antibiotici amino glicosidici e antagonisti del recettore dell'angiotensina II: il dexke toprofene puo' ridurre l'effetto dei diuretici e dei farmaci antiperte nsivi. In alcuni pazienti con funzionalita' renale compromessa (per es empio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzionalita' renale compromessa), la somministrazione concomitante di agenti che inibisco no la cicloossigenasi e di ACE-inibitori, antagonisti del recettore de ll'angiotensina II o di antibiotici aminoglicosidici puo' causare un u lteriore deterioramento della funzionalita' renale, solitamente revers ibile. In caso di prescrizione concomitante di dexketoprofene e di un diuretico, e' essenziale garantire adeguata idratazione del paziente e controllare la funzionalita' renale sia all'inizio del trattamento ch e periodicamente in seguito. La somministrazione concomitante di quest o farmaco e di diuretici risparmiatori di potassio puo' causare iperca liemia. Occorre monitorare le concentrazioni di potassio ematico. Meto trexato se usato a basse dosi (< 15 mg/settimana): aumentata tossicita ' ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua cle arance renale causata generalmente dai farmaci antinfiammatori. Contro llare ogni settimana l'emocromo durante le prime settimane di terapia combinata. Aumentare la sorveglianza nei pazienti anziani e in presenz a di insufficienza renale anche se lieve. Pentoxifillina: aumentato ri schio di emorragia. Monitorare attentamente e controllare con maggiore frequenza il tempo di sanguinamento. Zidovudina: aumentato rischio di tossicita' a carico della linea eritrocitaria per azione sui reticolo citi, con possibile insorgenza di anemia grave una settimana dopo l'in izio del trattamento con i FANS. Eseguire emocromo completo e controll o dei reticolociti ogni 7-14 giorni durante il trattamento con i FANS. Sulfoniluree: i FANS possono aumentare l'effetto ipoglicemico delle s ulfoniluree per saturazione dei siti di legame delle proteine plasmati che. Associazioni da valutare con attenzione. Beta-bloccanti: il tratt amento con i FANS puo' diminuire il loro effetto antipertensivo a caus a dell'inibizione della sintesi delle prostaglandine. Ciclosporina e t acrolimus: i FANS possono potenziarne la nefrotossicita' a causa degli effetti mediati dalle prostaglandine renali. Durante la terapia contr ollare la funzionalita' renale. Trombolitici: aumentato rischio di emo rragia. Agenti anti-piastrinici e SSRI (inibitori selettivi della rica ptazione della serotonina): aumentato rischio di sanguinamento gastroi ntestinale. Probenecid: puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche d el dexketoprofene; questa interazione puo' essere dovuta ad un meccani smo inibitorio a livello della secrezione del tubulo renale e della gl ucuronoconiugazione e richiede un aggiustamento della dose di dexketop rofene. Glicosidi cardioattivi: i FANS possono aumentare le concentraz ioni plasmatiche dei glicosidi cardioattivi. Mifepristone: esiste il r ischio teorico che gli inibitori della prostaglandina-sintetasi possan o alterare l'efficacia del mifepristone. Evidenze limitate fanno riten ere che la somministrazione concomitante di FANS nello stesso giorno d ella somministrazione di prostaglandine non influenzi negativamente gl i effetti del mifepristone o delle prostaglandine sulla maturazione ce rvicale o sulla contrattilita' uterina e non riduca l'efficacia clinic a dell'interruzione medica di gravidanza. Chinolonici: studi sull'anim ale indicano che alte dosi di antibiotici chinolonici in combinazione con i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni. Tenofovir: l'u so concomitante con FANS puo' aumentare l'azotemia e la creatinina, di conseguenza va monitorata la funzione renale per tenere sotto control lo una possibile influenza sinergica sulla funzione renale. Deferasiro x: l'uso concomitante con FANS puo' aumentare il rischio di tossicita' gastrointestinale. Quando si somministra deferasirox con queste sosta nze e' necessario effettuare un rigoroso monitoraggio clinico. Pemetre xed: l'uso concomitante con FANS puo' ridurre l'eliminazione del pemet rexed, pertanto occorre esercitare cautela nel somministrare dosi piu' alte di FANS. Nei pazienti con insufficienza renale da lieve a modera ta (clearance della creatinina compresa tra 45 e 79 ml/min), la sommin istrazione concomitante di pemetrexed con FANS deve essere evitata per 2 giorni prima e 2 giorni dopo la somministrazione di pemetrexed.

Effetti indesiderati:

Nel riassunto sottostante, raggruppati per apparato ed elencati in ord ine di frequenza, sono riportati gli eventi avversi, probabilmente cor relati con dexketoprofene, verificatisi nel corso di studi clinici e d opo la commercializzazione di questo farmaco in granuli. I livelli pla smatici C max di dexketoprofene nella formulazione in granuli sono sup eriori a quelli riportati per la formulazione in compresse, pertanto n on e' possibile escludere un potenziale aumento del rischio di eventi avversi (gastrointestinali). Patologie del sistema emolinfopoietico. M olto raro (<1/10.000): neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sist ema immunitario. Raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): edema laringeo; molt o raro (<1/10.000): reazioni anafilattiche, incluso shock anafilattico . Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro (da >=1/10.000 a < 1/1.000): anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune (da >=1/1.000 a <1/100): insonnia; ansia. Patologie del sistema nervoso. Non comune ( da >=1/1.000 a <1/100): cefalea, capogiri, sonnolenza; raro (da >=1/10 .000 a <1/1.000): parestesia, sincope. Patologie dell'occhio. Molto ra ro (<1/10.000): offuscamento della vista. Patologie dell'orecchio e de l labirinto. Non comune (da >=1/1.000 a <1/100): vertigini; molto raro (<1/10.000): tinnito. Patologie cardiache. Non comune (da >=1/1.000 a <1/100): palpitazioni; molto raro (<1/10.000): tachicardia. Patologie vascolari. Non comune (da >=1/1.000 a <1/100): vampate di calore; rar o (da >=1/10.000 a <1/1.000): ipertensione; molto raro (<1/10.000): ip otensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): bradipnea; molto raro (<1/10.000): broncospas mo, dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune (da >=1/100 a <1/10): nausea e/o vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia; non comune (da >=1/1.000 a <1/100): gastrite, stipsi, secchezza delle fauci, flat ulenza; raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): ulcera peptica, emorragia o p erforazione da ulcera peptica; molto raro (<1/10.000): pancreatite. Pa tologie epatobiliari. Raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): danno epatocell ulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune (da >=1/1.000 a <1/100): rash; raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): orticaria , acne, aumento della sudorazione; molto raro (<1/10.000): sindrome di steven johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di lyell), ang ioedema, edema facciale, reazione da fotosensibilita', prurito. Patolo gie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): mal di schiena. Patologie renali e urinarie. Raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): poliuria, insufficienza renale acuta; molto raro (<1/10.000): nefrite o sindrome nefrosica. Patologie dell' apparato riproduttivo e della mammella. Raro (da >=1/10.000 a <1/1.000 ): disturbi mestruali, disturbi prostatici. Patologie sistemiche e dis turbi nella sede di somministrazione. Non comune (da >=1/1.000 a <1/10 0): affaticamento, dolore, astenia, brividi, senso di malessere; raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): edema periferico. Esami diagnostici. Raro (da >=1/10.000 a <1/1.000): anomalie nei test di funzionalita' epatica . Gli effetti indesiderati piu' comunemente osservati sono di natura g astrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali soprattutto negli anz iani. A seguito della somministrazione sono stati riportati nausea, vo mito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolori addominali, melen a, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Con minore frequenza e' stata rilevata gastrite. In associazio ne alla terapia con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e in sufficienza cardiaca. I risultati delle sperimentazioni cliniche e i d ati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (soprattutto a dosi elevate e per lunghi periodi) puo' essere associato ad un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infart o del miocardio o ictus). Come con altri FANS, possono comparire i seg uenti effetti indesiderati: meningite asettica, che puo' verificarsi p revalentemente in pazienti con lupus eritematoso sistemico o connettiv ite mista; reazioni ematologiche (porpora, anemia aplastica ed emoliti ca, e raramente agranulocitosi e ipoplasia midollare). Segnalazione de lle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' imp ortante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto bene ficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazio nale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/c ontent/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.

Gravidanza e allattamento:

Questo medicinale e' controindicato nel terzo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento. Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo dell'embrione o del feto. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo e di malformazio ne cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi de lle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assol uto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a ci rca l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della si ntesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della p erdita pre e post impianto e della mortalita' embrione-fetale. Inoltre un aumento di incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardio vascolari, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministra ti inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo org anogenetico. Tuttavia, studi con dexketoprofene condotti su animali no n hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. Durante il primo e second o trimestre di gravidanza il dexketoprofene deve essere somministrato solo in casi strettamente necessari. Se dexketoprofene e' usato da una donna in attesa di concepimento oppure durante il primo e secondo tri mestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono esser e mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gra vidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine posson o esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematur a del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, c he puo' progredire in insufficienza renale con oligoidramnios; la madr e e il neonato, a fine gravidanza, a: possibile prolungamento del temp o di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' verificarsi anc he a dosaggi molto bassi; inibizione delle contrazioni uterine, con co nseguente ritardo o prolungamento del travaglio. Allattamento: non e' noto se il dexketoprofene venga escreto nel latte materno. Questo farm aco e' controindicato durante l'allattamento. Fertilita': l'uso di que sto medicinale puo' danneggiare la fertilita' femminile e non se ne ra ccomanda la somministrazione alle donne che desiderano avere una gravi danza. Nel caso di donne con difficolta' di concepimento o che stanno svolgendo esami per infertilita', valutare l'interruzione della sommin istrazione di dexketoprofene.

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